martedì 3 gennaio 2012

«Ma … è casa nostra?»


Questa è la frase che dico quando entro in casa dei miei, dalla settimana prima di Natale. E' una specie di mantra come "Pace interiore" di Maestro Shifu in "Kung Fu Panda 2".

Era la primavera dell'ormai scorso anno quando i miei genitori decisero che era il momento di cambiare, dopo gli ultimi inverni passati al freddo, complici un vetusto sistema di riscaldamento e degli infissi che sembravano più porte verso il regno dei morti e degli ectoplasmi, da quanto si muovevano da soli i tendaggi al fischio del vento. Roba da chiamare i Ghostbusters.

E così, dall'idea di migliorare il riscaldamento con aggiunta di anelli sotto ai pavimenti e sostituzione di nuove finestre e porte-finestre, si è passati all'evoluzione "Extreme Makeover: Home Edition". Solo che nella versione della nostra famiglia non ci si è messa una sola settimana (magari!), bensì 4 mesi. Quattro mesi in cui la frase di routine era "Ma chi ce l'ha fatto fare".

Per carità, siamo tutti stracontenti della metamorfosi della nostra casa ma, alla fine si è rifatto praticamente tutto: riscaldamento, caldaia, radiatori, pavimenti, infissi, porte interne, sistema elettrico e idraulico, aggiunta pannelli solari per l'acqua calda, isolamento termico, bagno nuovo, cucina nuova, quasi totale abbattimento del muro tra la cucina e la sala in modo da creare una sorta di "open space".

In sintesi, da un appartamento concepito e arredato nelle tendenze degli anni '70, ci si è ammodernati, mantenendo comunque uno stile classico. Sborsando un mucchio di soldi. Ma ora ci si scalda. Pure troppo con quei termosifoni alti 1,80 mt che passandoci vicino si rischiano ustioni di 2° grado…

Il bagno è fantastico: abbiamo tolto la vasca e messo una nuova doccia con il termostato per regolare la temperatura dell'acqua. E i sanitari "sospesi", denominazione poetica che mi ricorda, non so perché, l' "insostenibile leggerezza dell'essere". Sono forse solo un po' altini rispetto a quelli tradizionali ma di gran lunga più comodi nella pulizia.

Ma la cosa più bella per noi è la cucina, completa di ogni optional compresa la tavola per impastare e matterello nascosti nella finta muratura, zona cappa e forno con tanto di nicchie, mensoline e cassettini. Nell'angolo c'è un sistema supertecnologico che aprendolo escono i ripiani da soli per evitare di chinarsi e farsi male alla schiena… Insomma, è "il più grande spettacolo dopo il big-bang!"


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