lunedì 2 gennaio 2012

«Mangia che è buono, mangia che è buono»


Se dovessi appartenere al grande popolo degli Indiani d'America (magari del gruppo Nez Percé, Nasi Forati, e non perché io abbia dei piercing), potrei chiamarmi "Mascella Stanca".
La ragione è molto semplice: sono sempre l'ultima a finire a tavola.

E non perché io sia "diversamente attiva"… insomma, pigra. Cioè, questo è senz'altro un punto a mio sfavore, ma io seguo fortemente le regole di una sana alimentazione per cui bisogna masticare moooolto lentamente e completamente, deponendo pure la posata tra un boccone e l'altro. E' il tempo che ci metto a riprendere la posata tra un boccone e l'altro che mi frega. Mi perdo, mi deconcentro, e se c'è la televisione accesa è pure peggio: mi incanto proprio. Se poi ci mettiamo pure il periodo delle feste, quando è più il tempo che si passa con i piedi sotto la tavola che a vivere fuori dalla cucina, la frittata l'è bell'e fatta!


Si mangia sempre troppo, anche quando si dice "Facciamo poche cose che c'è la crisi e bisogna risparmiare…". Quest'anno siamo stati più bravi: niente zampone e lenticchie, pochi ravioli ma buoni e rigorosamente col "plin" (il famoso "pizzico" piemontese), panettoni a iosa perché sono il regalo più gettonato. Sta di fatto che mi ritrovo come nella pubblicità del Brioschi: anche se non l'ho mangiato, ho il peso di un cinghiale sullo stomaco.


Da quando sono nata, non ho un buon rapporto con il cibo. E l'avere un padre che in tono perentorio, nonostante i quasi "anta", mi dice un «Mangia!» magari colorito di qualche parolaccia, non aiuta di sicuro. Oltre alla mascella pigra, mi si impigrisce pure lo stomaco che si chiude e l'appetito se ne va…

Mi viene in mente il comico di Zelig, Leonardo Manera, che raccontava nei suoi deliranti sketch, che sembravano più sedute dallo psicoterapeuta (la mia seconda personalità ed io lo adoriamo…) di quello zio che nei pranzi di famiglia ripeteva "Mangia che è buono, mangia che è buono"… Ci sarà un motivo perché l'ora dei pasti diventa per me un incubo. Un po' meno quando mangio da sola e mi faccio soltanto quello di cui ho voglia e mi sento di fagocitare…

Insomma, tutto 'sto prologo (e perdonatemi lo "sto") è per augurarvi un buon anno, di tutto cuore, auspicando (e questo più a me stessa che a voi) di ritrovare "l'equilibrio giusto tra nutrimento e gusto", un buon rapporto sano e di rispetto con… la bilancia sempre bistrattata e lasciata solinga al suo destino (che poi lei fa soltanto il suo dovere), riacquistare il senso della moderazione nel mangiare e familiarità… con le palestre. E se odiate le palestre, ci sono sempre gli esercizi di fitness della Wii...

3 commenti:

  1. Buon anno a te cara! Io odio le palestre e di Wii ne ho assolutamente tutto in casa, ma mi ci metto raramente...Insomma...pigra, molto pigra...Preferisco la dieta, la sauna e la spa...:-)

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  2. Ah ah... dillo a me che quest'estate sono stata alle terme, e i trattamenti li ho provati quasi tutti! ma adesso mi impegno, con l'anno nuovo ricomincio gli esercizi della Wii... e so già che la Balance Board sarà abbastanza incavolata perché è una vita che non mi faccio vedere e non mi peso... sigh... Non farmici pensare! :-(

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  3. ....-) Io nell'ultimo tempo ho superato tutti i limiti....Dal 1 di gennaio sono a dieta...:-;)

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