sabato 4 febbraio 2012

Mi piace, lo taggo, lo condivido…


Ebbene sì, oggi parlo di uno strumento molto controverso di cui non riesco più a fare a meno: facebook. Mi chiedo come facessi prima!
Ci sono parecchie persone che conosco le quali non lo sopportano, non si iscriverebbero mai perché è un fenomeno di massa e non si vogliono uniformare. Ragioni più che lecite.
Anch'io non volevo il telefonino e nemmeno il computer portatile, ma tant'è che ora li ho entrambi. Poi adesso con lo smartphone ho internet a disposizione ogni momento.

Questo odio per facebook lo capisco, come comprendo la diffidenza per tutto ciò che non si conosce.
Eppure FB è una fonte inesauribile di conoscenza. E non parlo della conoscenza dei fatti altrui… anche se ci sono diversi personaggi che sono sui social network solo per questo motivo: farsi un pentolino di cavoli degli altri e magari stressare la vita del prossimo…

Ma pensateci un attimo: avete presente la Primavera Araba? O il successo dell'ultimo referendum in Italia e delle manifestazioni di protesta da noi e un po' in tutto il mondo negli ultimi tempi? Ma avrebbero avuto la stessa eco e consenso senza la condivisione dei social network?

Twitter, Facebook, e chi più ne ha più ne metta, hanno in comune una grande cosa: la democraticità. Ognuno può dire, commentare, condividere ciò che vuole, girare una notizia, un link, una foto ai propri amici che a loro volta diffondono ad altri amici e così via. E da tutto questo, può nascere una risata per una barzelletta o una foto buffa, oppure l'indignazione per … che so… gli stipendi o le pensioni d'oro dei politici, il compenso di Bobo Vieri a "Ballando con le stelle" o di Celentano a Sanremo… Ci sono cose nella vita che è meglio sapere e difficilmente ci vengono dette dai mass media tradizionali...

Certo che comunque FB, come internet, va usato con criterio e buon senso. In tutte le cose ci sono luci ed ombre, anche qui ci sono personaggi ambigui, pagine e gruppi oscuri.
Da piccoli, ci insegnano che non bisogna parlare con gli sconosciuti. Sarebbe buona norma seguire il consiglio anche per i social network.

Non è che a tutti bisogna darla 'sta benedetta "amicizia", nemmeno per educazione dovremmo accettare la richiesta dell'emerito sconosciuto che ce la chiede.
Si sa, domandare è lecito, rispondere è cortesia. E ci sono persone per le quali non mi pento minimamente di essere scortese, soprattutto quando poi diventano tanto insistenti da rasentare il reato di stalking.

Con FB si può promuovere la propria attività, ci si può creare una pagina che è a tutti gli effetti una sorta di sito personale o commerciale gratuita, con la possibilità di essere seguiti dai propri fans. Ed oggi sono sempre più presenti le grandi marche e aziende che vogliono avere un rapporto più diretto con i clienti e gli ammiratori con cui possono interagire mediante promozioni, sondaggi e quant'altro.

Tutta questa fittissima rete coinvolge milioni di persone e ha una potenzialità inimmaginabile che il solo pensarla fa paura.
E ogni giorno che vi si accede, si scopre un mondo nuovo…
Un peccato non farvi parte...

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